16 Aprile 2019

Laila: il chatbot italiano che migliora il tuo business aziendale

 

Laila è il chatbot italiano a misura di business: dal customer care alle strategie di marketing, un vero e proprio assistente virtuale per la tua azienda

Laila: il chatbot italiano che utilizza l’intelligenza artificiale per ottimizzare i servizi aziendali. Laila è un assistente virtuale programmato per comprendere il comportamento umano e per fornire soluzioni adeguate alle richieste degli utenti. Questo chatbot è un alleato indispensabile per ottimizzare strategie di marketing e per migliorare la customer experience.

Laila è un chatbot italiano ideato per implementare le strategie di business aziendali. Laila è in grado di creare soluzioni personalizzate per gli utenti grazie alla propria capacità di sentiment analysis. In altre parole questo chatbot è in grado di analizzare il comportamento umano e fornire di conseguenza la soluzione migliore per ogni richiesta in modo automatico.

Come Laila può sostenere un’azienda? Semplice. Laila può ottimizzare la customer experience e migliorare le strategie di marketing aziendali. Scopriamo come chiedendolo direttamente a Carmine Pappagallo, CEO e Co-Founder di Laila.

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Intervista a Carmine Pappagallo, CEO e Co-Founder di Laila

  1. Come e da chi è nata l’idea di creare un chatbot come Laila?

«Laila è nata al distributore del caffè. Discutevamo di come aiutare le aziende a migliorare la comunicazione con i propri clienti senza fare investimenti troppo onerosi. Allora abbiamo pensato a un chatbot che rappresentasse una soluzione innovativa sul mercato. Laila nasce da un imprenditore con un’esperienza ventennale nel digital marketing e da un esperto di intelligenza artificiale (Carmine Pappagallo, CEO e Gianfranco Fedele CTO, entrambi Co-Founder)».

  1. Come funziona Laila? Quali servizi/soluzioni offre per le aziende?

«Laila è un chatbot che, grazie all’intelligenza arficiale, simula il comportamento di un operatore umano. In collaborazione con il dipartimento di AI dell’Università Luigi Vanvitelli, abbiamo sviluppato una soluzione che punta tutto sulla sentiment analysis degli utenti, così da adattare le risposte al loro stato d’animo. Laila sostiene le aziende in più campi. Nei servizi di customer care con una soluzione pensata per aiutare gli utenti a risolvere i loro problemi nel minor tempo possibile. E nel marketing, Laila facilità le attività di lead generation e remarketing».

  1. Che tipo di finanziamenti avete ottenuto per avviare la vostra Startup?

«Siamo partiti investendo capitali nostri. Poi abbiamo vinto un bando di Invitalia (Smart&Start) ottenendo 400mila euro. Dopodiché abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding su 200Crowd raccogliendo altri 90mila Euro».

  1. Quanto costano i servizi di Laila?

«Le nostre soluzioni partono da 2.500 Euro fino a 5.000 Euro in media l’anno. Poi si possono personalizzare e lì il costo dipende dalle richieste del cliente».

  1. Quali vantaggi può riscontrare un’azienda utilizzando un chatbot come Laila per comunicare con i propri clienti?

«I vantaggi di un chatbot come Laila sono tanti. Innanzitutto, c’è un risparmio su cui l’azienda può contare. Automatizzare alcune operazioni significa investire meno in risorse. Poi c’è un miglioramento nel rapporto con i clienti che saranno più soddisfatti dei servizi offerti. E infine una crescita nelle revenue grazie alle attività di remarketing che Laila svolge in automatico, portando i clienti a conoscenza di sconti e promozioni».

  1. Quali sono le tipologie di aziende che si rivolgono maggiormente a Laila?

«Laila si rivolge a PMI, come a big company. Le soluzioni sono scalabili e adattabili rispetto alla dimensione dell’azienda. Stesso discorso anche per i settori, non ne esistono di specifici. Laila si applica agli ecommerce e a portali diversi: dai trasporti, ai viaggi, alla finanza, fino al food».

  1. Quali sono i punti di forza di Laila? E quelli di debolezza?

«I punti di forza sono il team, composto da imprenditori con esperienza, specialisti di intelligenza artificiale, programmatori e ricercatori universitari. Il punto di debolezza di un chatbot italiano come Laila è di riuscire a trasmettere i vantaggi delle sue soluzioni a clienti che non hanno mai usato una tecnologia simile nella loro azienda».

  1. Quali sono le prospettive future? Ci sono nuovi progetti?

«Laila è un progetto che ha ambizioni internazionali. Siamo stati selezionati per Techitalia, acceleratore di progetti a Londra. La scorsa settimana abbiamo tenuto un pitch davanti a investitori e aziende britanniche e speriamo di chiudere degli accordi. Inoltre, stiamo lavorando per portare Laila in Silicon Valley. Stiamo costruendo una branch della Startup in America».

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