24 Settembre 2021

Digital banking: perché oggi è importante la trasformazione digitale del settore bancario?

Digital banking: cosa succede quando la tecnologia incontra il settore bancario?

Il digital banking segna il passaggio dal sistema bancario tradizionale a quello completamente digitale che permette ai consumatori di usufruire dei servizi bancari tramite pc, smartphone, tablet e dispositivi wearable.

Trasformazione digitale e innovazione delle banche: come sta cambiando il sistema bancario?

L’applicazione del digitale al settore bancario e l’uso delle nuove tecnologie per l’erogazione di prodotti e servizi stanno rivoluzionando il tradizionale modo di fare banca, creando nuovi modelli di relazione tra gli attori del sistema bancario e i consumatori.

L’avvento di una società digitale e iperconnessa, sostenuta dalla crescita esponenziale del mobile e dal diffondersi sempre più rapido di device all’avanguardia, come i dispositivi wearable, impone alle banche di ridefinire le modalità operative e ridisegnare i modelli di business sia per le operazioni di front office che per quelle di back office al fine di mantenere un vantaggio competitivo sul lungo periodo.

La quarta edizione di Digital Banking Maturity 2020 – How banks are responding to digital (r)evolution?, il più grande studio globale sul digital banking condotto dal team di Deloitte – azienda di servizi, consulenza e revisione -, offre un interessante approfondimento sul livello di digitalizzazione delle banche nel mondo ed è stato condotto su un campione di 318 istituti di credito in 39 paesi (tra cui l’Italia).

Dal report, che analizza la maturità digitale delle banche considerando tre elementi, ovvero le funzionalità digitali offerte, le preferenze dei clienti sui canali di utilizzo e la loro esperienza con la banca, emerge che negli ultimi anni il settore bancario ha migliorato la propria offerta di servizi digitali. Tuttavia, il contesto attuale, caratterizzato da consumatori sempre più propensi all’uso al digitale ed esigenti in termini di prestazioni, richiede ulteriori investimenti in questo ambito.

L’analisi di Deloitte, inoltre, evidenzia che la pandemia ha accelerato la trasformazione digitale in ambito bancario, spingendo le istituzioni finanziare ad implementare misure in grado di soddisfare le nuove abitudini di consumo che sono destinate a consolidarsi anche post-pandemia: ad esempio, il 41% delle banche analizzate ha innalzato il massimale dei pagamenti contactless, il 34% ha messo in atto nuovi processi interamente digitali e il 25% ha introdotto nuove modalità di prenotazione di appuntamenti presso le filiali sul territorio.

A questi dati si aggiungono quelli del report La trasformazione digitale del banking: verso una Customer Experience innovativa che raccoglie i risultati del webinar Consumerizzazione dei servizi e relazione aumentata nella nuova CX del banking, organizzato da Injenia in collaborazione con Google Cloud e The Innovation Group, e analizza i principali trend del mercato digitale e le soluzioni più efficaci per il futuro delle banche.

Nel corso dell’evento, come riportato dal sito di Injenia, The Innovation Group ha presentato un quadro attuale del mercato nel settore banking, accendendo i riflettori sui tre principali fattori che stanno contribuendo alla corsa verso l’innovazione del sistema bancario:

  • Una forte competizione con nuove banche specializzate e digitali;
  • La tendenza alla personalizzazione della Customer Experience per offrire all’utente un’esperienza sempre più fluida ed efficiente;
  • La necessità di muoversi verso modelli di business data-driven.

Durante il webinar sono stati presentati anche i dati della Digital Business Transformation Survey 2021 che raccontano quali sono gli obiettivi che le banche intendono raggiungere attraverso il processo di trasformazione digitale:

  • Una maggiore efficienza e una riduzione dei costi operativi (59%);
  • La crescita del business in generale (43%);
  • Una maggiore sicurezza e adeguati strumenti di compliance (30%);
  • Una migliore CX – Customer Experience (30%).

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European Evolution of Banking: l’analisi del rapporto tra italiani e digital banking

La ricerca European Evolution of Banking di Mastercard, che analizza le tendenze del digital banking in 12 mercati europei nel settembre 2020, ha evidenziato un crescente interesse da parte dei cittadini italiani ed europei verso le app e le soluzioni di digital banking che permettono di gestire le proprie finanze in modo sicuro, semplice e veloce anche da remoto.

Dall’indagine emerge che il 46% degli italiani intervistati si mostra positivo nel volere adottare le nuove soluzioni di digital banking, mentre più di due italiani su cinque (41%) hanno dichiarato di condurre transazioni finanziarie online e tramite app più frequentemente rispetto al periodo pre-pandemia: infatti, le app bancarie sono le più usate dagli italiani (52%), seguite da app dei social media (48%), app per i viaggi (27%) e app di banking digitale fornite da banche solo digitali (26%).

Secondo l’analisi proposta da Mastercard, a favorire il ricorso ai servizi di digital banking sono il risparmio di tempo (57%), la semplicità di utilizzo (45%) e la semplificazione del proprio stile di vita unito a un minor rischio di contagio da Covid-19. Inoltre, tali servizi per essere adottati dai consumatori devono garantire la sicurezza (49%), la convenienza (40%) e la possibilità di avere sempre sotto controllo le proprie finanze (28%).

È interessante osservare che, nonostante l’ampia gamma di servizi di digital banking offerti dal mercato, gli italiani si mostrano interessanti alle novità che promettono di semplificare la vita quotidiana: il 33% degli intervistati desidererebbe visualizzare all’interno di un’unica app tutte le proprie finanze indipendentemente dall’istituto in cui queste sono depositate, il 31% vorrebbe beneficiare di un servizio in grado di supportarli nella gestione del denaro e nella previsione dei modelli di spesa, mentre al 29% piacerebbe ricevere prodotti e soluzioni finanziari personalizzati.

Un altro dato meritevole di attenzione è il grado di fiducia che gli italiani hanno per gli istituti finanziari: il 61% considera la propria banca il punto di riferimento più importante per la gestione delle proprie finanze, mentre l’88% è convinto che le filiali degli istituti finanziari, capaci di adattarsi al cambiamento e offrire sempre più soluzioni digitali, continueranno ad esistere anche nel prossimo decennio.

Nuove tecnologie e Digital Banking: quali sono i trend del futuro?

Intelligenza Artificiale, Internet of Things, Biometra e Blockchain, unite all’introduzione della normativa PSD2 (Payment Services Directive 2) e alle Open API, sono alla base della trasformazione digitale del settore bancario e stanno rivoluzionando il mercato dei Digital Payments.

Che cosa sono i Digital Payments? I Digital Payments sono tutte quelle transazioni effettuate da remoto tra cui acquisti online, pagamenti con e-wallet elettronici e disposizioni di trasferimento di denaro via internet. Sono considerati pagamenti digitali anche i pagamenti P2P, che permettono il trasferimento di denaro in tempo reale tra due soggetti, e le transazioni effettuate in negozi fisici mediante tecnologia NFC e modalità di pagamento POS contactless.

Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, sono quattro i trend più innovativi e interessanti del futuro:

  1. Mobile Payment
    Sono i pagamenti effettuati tramite smartphone che includono sia gli acquisti a distanza (in modalità “remote”) che quelli in modalità “proximity”, ossia in prossimità. Questi ultimi si basano sull’utilizzo di tecnologie differenti: la più diffusa è la NFC (Near Field Communication) seguita dal QR code;
  2. Smart Objects Payment
    Smartphone ma non solo: qualsiasi oggetto connesso e intelligente può diventare uno strumento che consente di effettuare pagamenti digitali. Rientrano nella categoria Internet of Things (IoT) gli elettrodomestici (Smart Appliance Payment) gli altoparlanti (Smart Speaker Payment) e le automobili (Smart Car Payment);
  3. Wearable Payment
    I wearable sono dispositivi indossabili, come gli smartwatch e i fitness tracker, connessi ad internet e abilitati ai pagamenti contactless grazie agli appositi chip dotati di tecnologia NFC. I pagamenti con wearable rispetto a quelli effettuati con carta, sono più comodi e immediati perché non è necessario estrarre nulla dalla tasca o dalla borsa: è sufficiente utilizzare, ad esempio, un orologio intelligente;
  4. Device-free payment
    Sono pagamenti semplici e immediati che non richiedono l’utilizzo di strumenti di pagamento e sfruttano la biometria (ad esempio: riconoscimento facciale, vocale o delle impronte) o consentono l’addebito automatico senza che l’utente realizzi alcuna operazione (Invisible Payments).

Ai trend appena descritti vanno aggiunte le piattaforme di Blockchain che si inseriscono nel complesso universo dell’Internet of Value (letteralmente “Internet del valore”) e sono diventate il simbolo di una rivoluzione digitale e valutaria.

Va inoltre ricordato che grazie al supporto dell’Intelligenza Artificiale, al Cloud Computing e ai Big Data, la trasformazione digitale dei processi bancari permette di fornire ai propri clienti assistenza 24 su 24 e 7 giorni su 7 tramite chatbot e robo advisor.

Il digital banking oltre ad offrire la possibilità di svolgere ogni giorno e in qualsiasi momento delle operazioni bancarie comodamente da casa, mette a disposizione anche servizi di consulenza in formato digitale che, attraverso tecnologie innovative, consentono a piccoli e grandi investitori di operare online senza alcuna difficoltà o vincoli d’orario.

Dall’evoluzione tecnologica a quella normativa: cosa sono la PSD2 e le Open API?

Oltre all’uso delle tecnologie d’avanguardia, un’ulteriore spinta alla trasformazione digitale del settore bancario arriva dall’evoluzione normativa che con la PSD2 mira a rendere i pagamenti online più semplici e sicuri grazie alle nuove misure di autenticazione che evitano il rischio di frodi.

La PSD2, acronimo di Payment Service Directive 2, è la direttiva europea sui servizi di pagamento entrata in vigore il 13 gennaio 2018 con un duplice obiettivo: semplificare i processi di transazione digitale e creare un modello Open Banking tramite la condivisione di dati con terze parti.

Che cos’è l’Open Banking? L’Open Banking, che significa letteralmente “sistema bancario dai dati aperti”, punta a costruire un ecosistema finanziario più aperto e collaborativo in cui gli istituti bancari condividono le informazioni finanziarie dei lori clienti, previo consenso degli stessi, con soggetti terzi (Third Party Provider-TPP) tramite open API (Application Programming Interface) che consentono lo scambio di dati e informazioni tra banche e altri fornitori di servizi.

In altre parole, l’Open Banking è un modello collaborativo tra più player di mercato (banche e aziende Fintech) che condividono dati bancari dei clienti (ad esempio: saldo disponibile, dettagli di spesa, entrate e uscite) mediante piattaforme tecnologiche aperte: l’obiettivo è proporre agli utenti nuovi servizi e prodotti innovativi, migliorando così le relazioni con il cliente e la Customer Experience.

La condivisione delle API avviene in modo completamente sicuro ed esclusivamente a condizioni approvate dal cliente stesso: infatti, vengono condivisi con le società terze solo i dati autorizzati dal cliente in accordo con la normativa GDPR.

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