12 Aprile 2021

Detrazione spese mediche e tracciabilità: carta o contante?

Detrazione spese mediche: tutto quello che devi sapere

Tracciabilità dei pagamenti e detrazione delle spese mediche: con la Legge di Bilancio 2020 per beneficiare della detrazione IRPEF del 19% è obbligatorio pagare le prestazioni mediche con pagamenti tracciabili.

Detrazione spese mediche: cosa prevede la Legge di Bilancio 2020

La Legge di Bilancio 2020 prevede alcune importanti novità in materia di detrazione delle spese mediche che non potranno più essere pagate in contanti ma solo con metodi di pagamento tracciabili ad eccezione di tre tipologie ancora detraibili mediante pagamento cash:

  • Prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche;
  • Prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate dal SSN;
  • Acquisto di medicinali e dispositivi medici:
    • Farmaci, medicinali omeopatici, farmaci da banco e da automedicazione acquistati in farmacia con scontrino parlante;
    • Mascherine;
    • Lenti a contatto e occhiali da vista;
    • Apparecchi acustici;
    • Apparecchi per la misurazione della pressione;
    • Cerotti, bende e garze;
    • Siringhe;
    • Termometri e apparecchi per aerosol;
    • Prodotti ortopedici (tutori, cavigliere, fasce, materassi ortopedici, etc.);
    • Ausili per disabili;
  • Test di gravidanza e ovulazione;
  • Protesi.

Ciò significa che per beneficiare della detrazione IRPEF del 19% sulle spese mediche annuali, i contribuenti dovranno pagare con metodi di pagamento tracciabili e utilizzare strumenti come la carta di credito, la carta di debito, il bancomat o il bonifico. In caso contrario non sarà possibile usufruire della suddetta detrazione.

Inoltre, con la risposta all’interpello numero 484 del 19 ottobre 2020,
l’Agenzia delle Entrate chiarisce le modalità di pagamento delle spese sanitarie relative a quei casi in cui la carta di credito utilizzata non è intestata a chi ha usufruito della prestazione ed è quindi beneficiario della detrazione.

Al riguardo, «si ritiene che l’onere possa considerarsi sostenuto dal contribuente al quale è intestato il documento di spesa, non rilevando a tal fine l’esecutore materiale del pagamento, aspetto quest’ultimo che attiene ai rapporti interni fra le parti. Tuttavia (…) occorre assicurare la corrispondenza tra la spesa detraibile per il contribuente ed il pagamento effettuato da un altro soggetto».

Per dimostrare la corrispondenza tra la spesa detraibile per il contribuente ed il pagamento effettuato da un altro soggetto è necessario fornire al Caf o al professionista abilitato un documento che provi la transazione/pagamento:

  • Ricevuta bancomat
  • Estratto conto
  • Copia del bollettino postale o del MAV eseguito e dei pagamenti effettuati con PagoPA.

In mancanza della suddetta documentazione, l’utilizzo del mezzo di pagamento tracciabile può essere dimostrato mediante annotazione in fattura, ricevuta fiscale o altro documento commerciale da parte del percettore delle somme che cede il bene o effettua la prestazione di servizio.

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Chi può detrarre le spese mediche?

La detrazione delle spese mediche spetta a tutti i contribuenti che hanno acquistato servizi o beni riguardanti prestazioni mediche e sanitarie superiori al valore della franchigia minima, ovvero la cifra di 129,11 euro.

Quali sono le spese mediche detraibili?

Con detrazione delle spese mediche si fa riferimento a tutte quelle spese che possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi mediante la presentazione di: 730 precompilato, 730 ordinario, Unico precompilato o Modello Unico PF ordinario.

Le spese mediche che un singolo contribuente può detrarre sono:

  • Spese mediche sostenute per il contribuente stesso;
  • Spese sanitarie sostenute nell’interesse di familiari fiscalmente a carico: coniuge, figli, genitori, fratelli e sorelle e generi e nuore. Un familiare, per essere considerato fiscalmente a carico, deve avere un reddito complessivo annuo uguale o inferiore a 2.840,51 Euro al lordo degli oneri deducibili. Dal 1° gennaio 2019 i figli con un’età inferiore ai 24 anni sono considerati a carico anche con un reddito lordo di 4.000 Euro;
  • Spese sanitarie sostenute nell’interesse di familiari non fiscalmente a carico: è possibile detrarre anche le spese mediche di familiari non fiscalmente a carico ma in questo caso esiste un importo massimo di spese mediche detraibili pari a 6.197,48 Euro. Inoltre, per beneficiare della detrazione il parente in questione rispetti i seguenti requisiti:
    • Un reddito annuo lordo inferiore a 2.840,51 Euro;
    • L’esenzione dal pagamento ticket sanitario pubblico per età, reddito, patologie croniche, patologie rare o invalidità.

La detrazione può essere ripartita in più anni?

Spetta al contribuente decidere se ripartire o meno la detrazione delle spese sanitarie al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. In caso si rateizzazione, esistono delle regole precise:

  • La rateizzazione è divisa in 4 quote annuali di uguale importo;
  • La rateizzazione è possibile come soluzione solo nel caso in cui le spese mediche detraibili superino la cifra di 15.493,71 Euro al lordo della franchigia di 129,11 Euro.

L’elenco delle spese mediche deducibili

Ecco quali sono le spese per le quali si ha diritto alla detrazione IRPEF del 19% (sia quelle detraibili esclusivamente con pagamenti tracciabili che quelle detraibili anche con pagamenti cash):

  • Prestazioni rese da un medico generico (incluse quelle relative a certificati medici sportivi e alla medicina omeopatica);
  • Prestazioni specialistiche;
  • Acquisto di medicinali da banco o con ricetta medica;
  • Prestazioni chirurgiche;
  • Ricoveri o degenze legati a interventi chirurgici;
  • Trapianto di organi;
  • Cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);
  • Analisi e indagini radioscopiche;
  • Ricerche e applicazioni di terapie;
  • Acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi);
  • Spese veterinarie (fino a 500 Euro).

A questa lista vanno aggiunte tutte le spese legate all’assistenza professionale:

  • Assistenza infermieristica e riabilitativa (fisioterapia, laserterapia, tecarterapia, kinesiterapia, etc.);
  • Prestazioni rese da personale qualificato professionalmente come addetto all’assistenza di base o operatore tecnico assistenziale della persona;
  • Prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
  • Prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
  • Prestazioni rese da personale qualificato come addetto ad attività di animazione e terapia occupazionale.

Detrazione spese mediche per le prestazioni sanitarie erogate in regime privato

Per le prestazioni mediche effettuate presso strutture private non accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale è obbligatorio il pagamento elettronico. Scopriamo nello specifico quali sono:

  • Prestazioni rese da un medico generico;
  • Visite di un medico specialista, comprese quelle sportive e di rinnovo patente;
  • Spese di degenza;
  • Spese di ricovero o parto;
  • Esami del sangue;
  • Day ospital;
  • Spese per interventi chirurgici;
  • Spese per trasporto in ambulanza;
  • Prestazioni rese da psicologi e psicoterapeuti;
  • Prestazioni rese da un fisioterapista;
  • Prestazioni rese da un dentista;
  • Prestazioni rese da biologi nutrizionisti;
  • Prestazioni rese da chiropratici;
  • Ecografie, elettrocardiogrammi, ecocardiografie e elettroencefalogrammi;
  • Analisi, diagnosi e terapie: anestesia epidurale, inseminazione artificiale, amniocentesi, villocentesi, etc.;
  • Prestazioni rese da personale qualificato professionalmente come addetto all’assistenza di base e assistenza diretta di persona;
  • Spese di assistenza infermieristica e riabilitativa;
  • Cure termali;
  • Esami in laboratorio;
  • Ginnastica correttiva e di riabilitazione;
  • Dialisi;
  • Prestazioni rese da un educatore professionale;
  • Prestazioni rese da addetti ad attività di animazione e di terapia occupazionale.

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Con la Legge di Bilancio 2020 sarà necessario pagare le prestazioni mediche con pagamenti tracciabili per accedere alla detrazione IRPEF del 19%.

Il cambiamento introdotto dalla nuova normativa rende obbligatorio per tutti gli studi medici specialistici, sia pubblici che privati, avere una soluzione di pagamento elettronica da offrire ai propri clienti per non fargli perdere le detrazioni IRPEF.

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