11 Dicembre 2019

Come leggere la busta paga: guida pratica

Busta paga: tutti i dipendenti si chiedono come leggerla. Ecco le risposte alle domande più frequenti

Almeno una volta nella vita i lavoratori – ma anche i datori di lavoro – si chiedono come leggere la busta paga. Ma cos’è questo documento?

La busta paga è un cedolino contabile che riassume tutte le informazioni utili legate al contratto di lavoro. Il datore di lavoro è obbligatoriamente tenuto a fornire ai propri dipendenti questo documento insieme allo stipendio (Art. 1, Legge n. 4 del 1953). Non esiste una forma obbligatoria secondo la quale strutturare la propria busta paga, la scelta è a discrezione dell’azienda. Esistono però una serie di informazioni che vanno inserite obbligatoriamente.

Infatti, la busta paga è generalmente suddivisa in tre sezioni:

  1. Intestazione, nella quale sono indicati i dati dell’azienda e del lavoratore;
  2. Corpo centrale, nel quale sono indicati tutti i dati relativi all’effettiva retribuzione;
  3. Parte finale, nella quale sono indicati tutti i valori progressivi annuali e mensili: trattenute fiscali, contributi versati, TFR maturato e ferie e permessi maturati e residui.

Ma, è risaputo che comprendere tutti i valori inseriti in busta paga non è affatto semplice. Scopriamo insieme come leggerla in modo corretto per restare sempre aggiornati sulla propria situazione lavorativa o su quella dei propri dipendenti.

 

Come si legge la busta paga, prima parte: l’intestazione

La parte superiore della busta paga è l’intestazione: cosa comprende?

  • Dati anagrafici dell’azienda:
  1. Ragione sociale;
  2. Indirizzo dell’azienda;
  3. Sede legale dell’azienda;
  4. Matricola aziendale e posizione INPS;
  5. Posizione assicurativa INAIL.
  • Dati anagrafici del lavoratore:
  1. Nome e cognome;
  2. Codice fiscale;
  3. Data di nascita;
  4. Indirizzo di residenza.
  • Riferimenti contrattuali del lavoratore:
  1. Data di assunzione del lavoratore;
  2. Data di scadenza contrattuale (se esistente);
  3. CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) a cui si fa riferimento;
  4. Tipologia contrattuale;
  5. Livello di inquadramento;
  6. Codice identificativo del dipendente in azienda.
  • Ammontare dello stipendio lordo del lavoratore, formato da:
  1. Paga base, definita sula base del contratto collettivo e della qualifica del lavoratore (tenendo conto degli eventuali scatti di anzianità);
  2. Contingenza, ovvero un’indennità inserita per compensare la perdita di potere d’acquisto, che dal 2011 non è più aggiornata e rimane fissa;
  3. Terzo elemento o D.R, ovvero Elemento Distinto della Retribuzione, una somma pari a 10,33 Euro concessa per tredici mensilità a tutti i lavoratori del settore privato senza tenere conto di qualifica o mansione.
  • Mese di retribuzione

Come leggere la busta paga

 

Come leggere una busta paga, seconda parte: il corpo centrale

Il corpo centrale della busta è lo spazio dedicato alla retribuzione effettiva: contiene tutti i dati necessari per stimare quale sia lo stipendio lordo e netto mensile. Ecco quali dati fondamentali troverai nella parte centrale della busta paga:

  • Ore ordinarie lavorate nel mese;
  • Ore straordinarie lavorate nel mese;
  • Giorni festivi o notturni lavorati;
  • Eventuali premi di produttività;
  • Eventuale anticipo TFR (se richiesto);
  • Tredicesima e quattordicesima mensilità;
  • Eventuali fringe benefit come buoni pasto;

Ognuno di questi parametri è riportato affiancato al valore in Euro del lavoro svolto, per esempio: le ore di lavoro ordinario corrispondo a una cifra, l’anticipo TFR ad un’altra cifra, il premio produttività ad un’altra. Tutti questi elementi, sommati, contribuiscono a definire il totale della retribuzione lorda mensile del lavoratore. A tale cifra andranno applicate trattenute fiscali e contributi, reperibili nella parte finale della busta paga.

Come si legge una busta paga

 

Busta paga come si legge, terza parte: trattenute previdenziali e fiscali

Nell’ultima parte della busta paga sono generalmente indicati tutti i dati relativi alla tassazione, insieme alle ferie e i permessi maturati dal lavoratore. Ecco cosa contiene l’ultima parte della busta:

  • Indennità: giorni di ferie, di permesso, di malattia, di infortunio, maternità, etc. Come leggere la busta paga ferie? Sono indicati ferie maturate, ferie godute e saldo in tre spazi differenti. I permessi possono essere di tue tipologie:
  1. Ore di Ex Festività, 32 annuali per ogni lavoratore;
  2. Ore di ROL: il numero dipende dal contratto del dipendente.
  • Contributi previdenziali (INPS e INAIL), ovvero tutti i versamenti obbligatori effettuati dall’azienda e dal lavoratore per poter beneficiare di trattamenti pensionistici. Nella busta paga sono indicati solo i valori versati dal dipendenti per i contributi INPS e INAIL.
  • Contributi fiscali (IRPEF), le tasse versate dal dipendente si basano su aliquote percentuali direttamente proporzionali al reddito annuale del lavoratore. In altre parole, maggiore è il reddito del dipendente, maggiori saranno le aliquote IRPEF applicate allo stipendio lordo. Come si calcola l’aliquota IRPEF sul proprio reddito? Sulla base dei seguenti scaglioni annuali IRPEF relativi al reddito annuale lordo (RAL), definiti dalla normativa:
  1. 0 – 15.000 Euro: aliquota del 23%;
  2. 15.001 – 20.000 Euro: aliquota del 27%;
  3. 28.001 – 55.000 Euro: aliquota del 38%;
  4. 55.001 – 75.000 Euro: aliquota del 41%;
  5. Reddito superiore a 75.000 Euro: aliquota del 43%.
  • TFR maturato, ovvero il trattamento di fine rapporto, una liquidazione che spetta al dipendente nel momento della cessazione del rapporto lavorativo. È pari alla somma di tutte le mensilità lorde maturate diviso 13,5 più l’imponibile TFR, ovvero la somma di tutte le quote maturate negli anni lavorativi.
  • Stipendio netto, ovvero la somma che verrà percepita effettivamente dal lavoratore. Viene ricavata detraendo dalla retribuzione lorda tutte le trattenute fiscali e previdenziali a carico del dipendente.
  • Eventuale assegno per il nucleo familiare, ovvero una prestazione erogata dall’INPS per tutti i lavoratori con nucleo familiare a carico. Per richiederlo basterà inoltrare la richiesta online sul sito dell’INPS. Verrà erogato tenendo conto dei seguenti dati:
  1. Composizione quantitativa e qualitativa del nucleo familiare a carico;
  2. Reddito IRPEF dichiarato l’anno precedente.

Come leggere la busta paga

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