13 Aprile 2018

Brainstorming: che cos’è, tecniche e modelli di utilizzo

Brainstorming: uno strumento creativo per individuare idee e spunti originali

Il Brainstorming è una tecnica espressiva in grado di far emergere idee creative volte alla risoluzione di un problema o all’ideazione di un progetto.

Cos’è il Brainstorming?

Il termine Brainstorming deriva dall’unione delle due parole “brain” (cervello) e “storm” (assalto) e significa letteralmente “tempesta di cervelli”. È una tecnica molto utilizzata sia in campo educativo che in campo lavorativo. Viene utilizzato per trovare soluzioni a problemi complessi considerati fino a quel momento irrisolvibili.

La nascita del Brainstorming risale al 1938, anno nel quale il pubblicitario Alex Faickney Osborn ideò una nuova modalità di discussione di gruppo. La discussione è guidata da un moderatore, o Team Leader, allo scopo di stimolare la creatività. Questa tecnica creativa iniziò a diffondersi a partire dal 1957, grazie al libro Applied Imagination scritto proprio da Alex Osborn.

Il Brainstorming, un po’ come il coworking, è uno strumento per creare collaborazione e sinergia tra membri di uno stesso Team: infatti, la condivisione libera di spunti e idee è in grado di generare nuovi pensieri creativi scaturiti dall’associazione di numerose idee di diverse menti pensanti.

Scopriamo insieme come si svolge una sessione di Brainstorming e perché questa tecnica espressiva è particolarmente apprezzata.

 

Brainstorming significato e utilità

Anche se il Brainstorming come lo conosciamo noi Europei nacque nel 1938, questa tecnica ha origini più antiche che provengono dall’oriente. In India esiste da 400 anni una procedura simile al Brainstorming che viene utilizzata dagli insegnanti indù in particolari gruppi religiosi. Questa tecnica viene chiamata Prai-Barshana, dove Prai significa “fuori di te stesso” e Barshana significa “questione”.

Il principio di base del Brainstorming è il gioco creativo dell’associazione di idee. Il cervello è libero di esprimere suoni, immagini, parole e concetti a partire da un’idea, senza pregiudizi o schemi mentali prestabiliti. La regola principale è non giudicare nessuna delle idee proposte dal gruppo. Infatti, l’efficacia del Brainstorming risiede nel far emergere dalla discussione una grande quantità di idee, tutte diverse e contrapposte fra loro.

Grazie alla presenza del moderatore, ogni persona del gruppo è stimolata a produrre in modo creativo quante più idee possibile in ciascuna seduta di Brainstorming. Ciascun pensiero viene in primo luogo discusso all’interno del gruppo, elaborato e modificato e solo successivamente selezionato dal moderatore, solo nel caso in cui sia effettivamente realizzabile.

Si può quindi dire che un’idea creativa o una soluzione efficace trovata in seguito ad una o più sedute di Brainstorming, non è mai il prodotto di una sola mente ma è il risultato dell’unione di più menti creative. Per questo le idee più innovative nascono proprio da questo genere di approccio.

Soprattutto all’interno di un contesto aziendale, il brainstorming può rivelarsi uno degli strumenti di marketing più efficienti e originali. Per utilizzare in modo vincente il brainstorming in azienda, esistono alcune regole specifiche che consentono di non perdere di vista l’obiettivo dell’attività lasciando liberi i membri del Team di esprimere la propria creatività a 360°.

A seconda del tipo di risultato che si vuole ottenere, si dovranno organizzare una o più sessioni di Brainstorming, tenendo conto che le discussioni intorno ad un tema emerso dalle sedute possono durare da un tempo di poche ore fino ad un tempo di più giorni.

 

Le 3 fasi principali di un Brainstorming

Esistono diverse tecniche di Brainstorming tutte volte a sviluppare il pensiero divergente, che ha la potenzialità di dare forma a molte idee, diversificate e insolite.

Ma, qualsiasi tipo di tecnica si utilizzi, le fasi principali sono sempre tre:

  1. Fase iniziale

In questa prima fase, l’obiettivo è spiegare in modo chiaro e preciso l’oggetto della discussione a tutti i partecipanti. Questo compito spetta al moderatore o Team Leader, che sarà la figura che guiderà la discussione durante tutte le fasi del processo.

  1. Fase divergente

Quando tutti i componenti del gruppo hanno chiaro qual è la questione da affrontare, comincia la fase più creativa del processo, quella in cui viene dato libero sfogo al pensiero critico di ciascun partecipante in merito al tema proposto. Durante questa fase emergono gli elementi che verranno utilizzati in un secondo momento per arrivare al risultato finale.

  1. Fase convergente

La fase finale del processo, consiste nel selezionare le idee più brillanti emerse durante la fase divergente per arrivare al risultato finale migliore, cioè quello più vantaggioso e più realizzabile. In questa fase è molto importante l’aspetto critico e analitico, mentre nelle fasi precedenti l’attenzione è rivolta a innovazione e cambiamento di prospettiva.

 

Come si fa un Brainstorming? Le 4 regole base di Alex Osborn

Alex Faickney Osborn, creatore della tecnica di Brainstorming, ha individuato 4 regole principali per svolgere una sessione creativa nel modo corretto:

  1. Non è ammessa alcuna critica nel momento creativo: la valutazione avviene solo in un secondo momento;
  2. È ben accetta l’istintività: molte volte le idee pensate in modo istintivo risultano le più creative e originali;
  3. La quantità di idee espresse è fondamentale: più idee vengono raccolte, più spunti originali potrebbero emergere;
  4. L’unione delle proprie idee a quelle degli altri è un valore aggiunto: considerare i pensieri altrui è indispensabile per una buona riuscita del Brainstorming.

 

Brainstorming metodologia: tutte le tecniche per dare sfogo alla creatività

Oltre al classico Brainstorming, esistono altri metodi per strutturare un processo di sviluppo di idee creative e soluzioni facilmente attuabili. Ecco quali sono i principali:

  • Brainwriting

Versione grafica su carta del Brainstorming, questa tecnica viene utilizzata per inventare nuovi prodotti o per escogitare nuove idee in campo pubblicitario. In sintesi, il conduttore-animatore scrive una frase su tanti fogli quanti sono i partecipanti del gruppo. Partendo dalla stessa frase iniziale, ciascun partecipante scriverà o rappresenterà in modo grafico sul proprio foglio la prima idea che gli viene in mente senza nessun genere di filtro critico, per poi passare il foglio al compagno seduto accanto a lui. Alla fine del giro, ciascun partecipante avrà in mano un foglio con molte idee. Il fine è creare un’idea di sintesi nuova.

I fogli restano anonimi, cosa che serve per ridurre il più possibile la competizione all’interno del gruppo. Questa tecnica di Brainstorming è utilizzata soprattutto per gruppi numerosi nei quali la tecnica tradizionale che prevede la discussione delle idee a voce risulterebbe troppo confusionaria, oppure in quelle occasioni in cui ci sono gruppi con persone che parlano lingue diverse. Una versione del Brainwriting pensata per gruppi molto grandi (dalle 50 alle 200 persone) è il Crawford Slip Writing, dal nome del suo ideatore.

  • Brainwriting game

A differenza delle tecniche più tradizionali, il Brainwriting game si basa sulla competizione che viene vista come un mezzo per stimolare i partecipanti a trovare più soluzioni possibili per risolvere il problema o raggiungere l’obiettivo della seduta. Una volta definito qual è lo scopo finale della sessione di Brainwriting, si creano diversi gruppi, ciascuno dei quali orientato a “vendere” le proprie idee come quelle più vincenti. Ma attenzione: l’idea vincente in realtà non è la più concreta e realizzabile ma, al contrario, è quella più assurda e improbabile.

  • Rawlinson Brainstorming

Il Rawlinson Brainstorming è una tecnica utilizzata da quei gruppi che per loro conformazione non hanno caratteristiche tali da permettere una comunicazione aperta, senza filtri e giudizi. In questa variante del Brainstorming, il moderatore svolge un ruolo molto importante perché deve dirigere il gruppo e ricevere direttamente tutte le proposte. Di solito il ruolo del moderatore è ricoperto dal proprietario dell’azienda stessa o da direttore del reparto.

A differenza delle precedenti, questa tecnica ha come obiettivo ridurre i tempi del processo di creazione di un nuovo prodotto o migliorare il flusso di lavoro di un determinato processo, individuando idee originali che sarebbero altrimenti difficili da far emergere.

  • Imaginary Brainstorming

Come possiamo dedurre già dal nome, l’Imaginary Brainstorming è una variante del Brainstorming classico che si basa sull’elemento immaginario. I partecipanti dovranno inventare un contesto inesistente e dei protagonisti di fantasia sostituendoli a quelli reali. L’unica cosa che resterà identica a com’è nella realtà è il problema che si sta cercando di risolvere.

  • Negative Brainstorming

Il Negative Brainstorming utilizza un lato molto interessante della psicologia: la tendenza umana a vedere il lato negativo delle cose. In sostanza quando si propone un argomento o un problema, c’è sempre chi, per propria natura, tende a vedere le cose in positivo e chi invece trova più facilmente ragioni per cui quell’idea o progetto non funzionerà, o quel problema non potrà essere risolto in nessun modo.

Questo lato che in apparenza sembra non essere funzionale al pensiero creativo, in realtà è molto importante perché aiuta a far emergere tutte le possibili problematiche e tutti gli aspetti che influiscono negativamente sull’obiettivo finale. Una volta che tutte le possibili problematiche che possono peggiorare la situazione attuale sono chiare, è molto più facile correggerle.

 

Brainstorming esempi di utilizzo

Le aziende utilizzano esempi di Brainstorming di diverso tipo, con l’obiettivo di migliorare la qualità del lavoro dei Team di progetto, aumentare la capacità di problem solving di dipendenti e collaboratori e raccogliere il contributo di persone interne all’azienda per rendere più efficaci le strategie di marketing e comunicazione di prodotti o servizi.

Dalla creazione di slogan originali alla risoluzione di problemi, dall’organizzazione di eventi alla pianificazione delle attività ordinarie: scopri quali sono i 5 principali utilizzi del Brainstorming in ambito aziendale.

 

Mappe mentali: nuove tecniche di Brainstorming online

Oltre alle tecniche classiche, negli ultimi anni si sono sviluppate diverse modalità di Brainstorming online che utilizzano tools specifici per ogni tipologia di azienda. Questi programmi sono in grado di creare mappe mentali utili a ideare strategie di marketing, elaborare business plan vincenti, individuare progetti e idee innovativi e ottimizzare le risorse aziendali.

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