18 Giugno 2020

Bonus POS 2021 e detrazioni del 30% per chi accetta pagamenti elettronici

Bonus POS 2021: per gli esercenti arriva un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni sui pagamenti elettronici

Oltre all’imminente abbassamento del limite pagamento in contanti a 2.000€, tra le misure di incentivazione rivolte all’utilizzo di pagamenti elettronici e tracciabili introdotte dalla nuova Legge di Bilancio, rimane valida anche per il 2021 l’erogazione del credito d’imposta per esercenti, attività, negozianti e liberi professionisti sulle commissioni dei terminali POS: il cosiddetto Bonus POS già attivo dal 1° Luglio 2020 e valido per tutto il 2021.

Di cosa si tratta? Il Bonus POS è un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate all’esercente o al libero professionista sul transato del terminale POS. In altre parole, è un incentivo economico che copre parte delle spese sostenute dagli esercenti per accettare pagamenti elettronici mediante POS.

Ma come funziona il Bonus POS? A chi spetta? Come si ottiene? Ecco tutte le informazioni utili.

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A chi spetta il credito d’imposta sulle commissioni POS?

Chi può beneficiare del credito d’imposta Bonus POS? Tutti gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni con un fatturato annuo uguale o inferiore a 400.000€ (nell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento), ovvero piccole e medie attività.

Il credito non è rivolto solo a commercianti, bensì anche a lavoratori autonomi, artigiani e liberi professionisti che offrono ai propri clienti la possibilità di effettuare pagamenti elettronici mediante l’utilizzo di terminale POS.

In particolare, il Bonus POS attribuisce una detrazione del 30% sulle commissioni addebitate all’esercente per accettare pagamenti con carta di credito, debito, prepagata o mediante altri strumenti di pagamento digitali e tracciabili. Il Bonus non riguarda esclusivamente i pagamenti elettronici in-store, bensì tutte le transazioni effettuate su e-commerce da consumatori privati anche tramite strumenti di pagamento alternativi quali MyBank (la soluzione di autenticazione digitale che garantisce pagamenti semplici e sicuri anche a distanza).

Il credito viene attribuito in merito a cessione di beni o prestazione di servizi rese esclusivamente nei confronti di consumatori privati (quindi non nei confronti di altri soggetti IVA) effettuate a partire dal 1° Luglio 2020.

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Come ottenere il Bonus POS?

In merito alle modalità di erogazione del credito d’imposta per esercenti, artigiani e liberi professionisti, assumono un ruolo di fondamentale importanza gli operatori finanziari che forniscono il servizio POS all’attività.

Infatti, è l’operatore finanziario di riferimento a comunicare per via telematica all’Agenzia delle Entrate tutti i dati necessari alla verifica dell’effettiva legittimità dell’erogazione del credito d’imposta. Una volta verificati i parametri comunicati, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere con lo stanziamento del Bonus POS per l’attività.

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Come utilizzare il credito d’imposta?

Il credito d’imposta Bonus POS è utilizzabile in compensazione tramite il modello F24.

Il credito d’imposta del 30% sui pagamenti tracciabili non concorre alla formazione del reddito e non è tassato né ai fini di IRES né ai fini IRAP.

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