2 Gennaio 2019

Assistente vocale: Google Assistant o Amazon Alexa?

Google Assistant o Amazon Alexa: come scegliere il proprio assistente vocale

Un utente su due ha già utilizzato un assistente digitale: entro il 2021 il 40% dei consumatori preferirà svolgere ricerche con un assistente vocale piuttosto che con applicazioni e siti web.

Questi i dati emersi da una recente ricerca di mercato svolta dalla società Capgemini e basata su testimonianze raccolte tra Europa e USA: i sondaggi evidenziano particolarmente come gli smart speaker con il loro assistente vocale risultino la vera “hit commerciale” del 2018.

Ma cosa sono gli smart speaker? E gli assistenti digitali?

Uno smart speaker è un dispositivo che si connette alla rete Wi-Fi domestica e presenta al suo interno un software in grado di recepire comandi vocali e di conseguenza compiere un’azione. L’intelligenza artificiale all’interno dello smart speaker è comunemente conosciuta come “assistente digitale”, in altre parole un aiutante tecnologico che capisce e interpreta tutte le indicazioni fornite vocalmente.

Il successo smisurato degli assistenti vocali è dovuto ai requisiti totalmente innovativi che li caratterizzano: il linguaggio diventa per la prima volta l’interfaccia tra intelligenza artificiale ed essere umano in quanto l’assistente digitale possiede l’abilità di rispondere alle domande quotidiane poste dall’utente.

Gli assistenti vocali sono inoltre uno strumento in grado di fondere in un’unica rete le funzionalità digitali e i dispositivi domestici: nell’immaginario comune l’assistenza domotica a livello quotidiano fa ancora parte di una visione parzialmente futuristica, ma con lo sviluppo degli smart speaker e dei loro software in ambito Smart home la prospettiva di una casa interattiva si concretizza notevolmente.

I migliori assistenti vocali presenti sul mercato sono Amazon Alexa con lo speaker Amazon Echo e Google Assistant con Google Home, ideati dai due colossi big tech statunitensi.

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Amazon Alexa e Amazon Echo: caratteristiche e funzionalità dell’assistente vocale

Molti utenti non hanno ancora la totale consapevolezza di quale sia la differenza tra Amazon Alexa e Amazon Echo: Alexa è il software intelligente all’interno dell’altoparlante, Amazon Echo è l’altoparlante stesso, in altre parole lo speaker dotato di connessione Wi-Fi.

La prima versione di Amazon Echo nasce nel 2014 in USA, oggi l’ultima versione classica è un cilindro alto circa 15cm, con un diametro di 8.8cm ed un peso di 820 grammi. L’altoparlante è disponibile in sei diversi versioni di design, dispone di controlli manuali nella parte superiore per la regolazione del volume ed è caratterizzato da una luce circolare attiva solo quando il dispositivo è in ascolto.

Alexa è, proprio come i già noti Siri o Cortana, un’intelligenza artificiale in grado di rispondere ai comandi vocali dell’utente: pronunciando la parola “Alexa” seguita dalla relativa richiesta, l’assistente potrà svolgere più di 40.000 azioni.

Esistono diverse funzionalità che Alexa mette a disposizione dei propri utenti: riproduzione di musica e video, attivazione di dispositivi smart home, funzionalità connesse all’automobile e ricerca di informazioni sul web. La maggior parte di queste funzionalità sono legate all’interazione dell’assistente con app di terze parti quali Spotify, Uber o Justeat.

 

Google Assistant e Google Home: caratteristiche e funzionalità dell’assistente vocale

Come per Alexa e Amazon Echo, anche in questo caso è fondamentale avere chiara la differenza tra Google Assistant e Google Home: Assistant è il software intelligente, il vero e proprio assistente digitale, Google Home è lo speaker connesso alla rete Wi-Fi, il device che ospita Assistant.

Google Home fa il suo ingresso nel mercato mondiale nel 2016 in USA, oggi la versione più venduta è di forma arrotondata con un design minimal adatto a qualsiasi tipologia di ambiente. Le dimensioni sono contenute (14cm di altezza e 9.6cm di diametro) e la base è personalizzabile in tre diversi colori. Il dispositivo presenta un unico comando manuale per l’attivazione e un display touch-screen con luci LED che indicano i periodi di attività del sistema.

L’integrazione di Google Home con Assistant permette al dispositivo di svolgere una serie di attività semplicemente pronunciando prima di ogni richiesta la formula “OK Google”: Assistant è in grado di svolgere ricerche online per fornire informazioni, di riprodurre musica e video tramite applicazioni e di attivare dispositivi smart home per rendere l’ambiente domestico interattivo.

 

Google Assistant o Amazon Alexa: quale assistente vocale scegliere

È evidente che Google Assistant e Amazon Alexa mettano a disposizione le medesime funzionalità: ricercare informazioni sul web, gestire un calendario con impegni e promemoria, intrattenere con musica e video e coordinare attività della smart home sono le principali attività che i due speaker svolgono per i propri utenti.

Confrontando le funzionalità principali di Google Assistant e Amazon Alexa emerge un equilibrio stabile tra vantaggi e svantaggi presenti nei due sistemi di assistenza vocale. La notevole similitudine tra i due smart speaker comporta la necessità di svolgere un’analisi approfondita e comparata delle caratteristiche dei due sistemi al fine di identificare quale dei due si adatti meglio alle esigenze del singolo utente.

  • Design

Come affermato in precedenza, l’assistente Amazon Echo è di forma cilindrica, disponibile in design nero e bianco, con un anello azzurro nella parte superiore che, grazie alle luci LED, indica il momento di ascolto vocale. Il dispositivo ha due opzioni di comando manuale, una per spegnere il microfono e l’altra multifunzione. Google Home non ha un design molto differente da Echo: ha un aspetto più compatto con altoparlanti nascosti e un peso inferiore rispetto al concorrente. I colori disponibili per la base sono nero, grigio e rame e la parte superiore è bianca in tutte le versioni. Le funzioni di Home sono registrati con un’interfaccia touch-screen ed esiste un solo comando manuale. I design di entrambi gli assistenti vocali si integrano senza problemi all’interno di qualsiasi tipo di abitazione, ma i feedback delle riviste di IT vedono trionfare il design di Google Home in quanto più piccolo e leggero.

  • Riproduzione multimediale

Entrambi i software sono entertainment box in grado di inviare la riproduzione di video Youtube o Netflix sul display di un dispositivo o di riprodurre la canzone richiesta dall’utente. Amazon Alexa utilizza servizi di riproduzione musicale in streaming quali Spotify o Amazon Music ed è in grado di collegarsi tramite Bluetooth a tutte le stazioni radio. Al contrario di Google Assistant, Alexa riproduce anche audiolibri su Audible. Google Assistant, diversamente da Alexa, non riproduce contenuti musicali tramite servizi di streaming, utilizza, infatti, servizi propri quali Google Play Music e Google Cromecast.

  • Qualità audio

Le differenze tra Google Home e Amazon Echo sono minime in termini di qualità audio. Home è dotato di un altoparlante con driver affiancato da due radiatori passivi, Echo dispone di un’uscita audio da 3,5mm che rende possibile l’utilizzo associato ad un altro speaker. I feedback rilevano un suono più ricco e con bassi più elevati per Google Home, tuttavia il suono di Echo è di circa 3 decibel più alto.

  • Assistente personale

Assistant e Alexa presentano molte funzioni simili in ambito assistenza: entrambi inseriscono contenuti nel calendario, creano liste di promemoria e leggono messaggi. Google risulta però avvantaggiato rispetto ad Amazon in quanto riesce a creare un profilo più particolareggiato dei propri utenti grazie a Google Search e Google Mail.

  • Intelligenza artificiale

A livello di efficienza riguardo all’intelligenza artificiale esistono delle sostanziali differenze, ma il costante sviluppo dei software continua a migliorarne le rispettive prestazioni ed è quindi difficile comparare i due programmi. Amazon Alexa risulta una voce colloquiale e familiare in grado di rispondere ad un solo comando per volta, Google Assistant è invece caratterizzato dalla capacità di considerare richieste complesse e raggruppare più comandi vocali.

  • Controllo domotico

La possibilità di aggiungere dispositivi domotici al controllo dell’assistente vocale è presente su entrambe le piattaforme, risulta però più ottimizzata su Echo in quanto Alexa permette la suddivisione dei dispositivi in categorie, evitando così le lunghe liste di Google. Alexa permette di aggiungere nuove funzionalità tramite l’aggiunta di Skill mediante l’app, Assistant rende invece disponibili tutte le attività domotiche progettate dai propri sviluppatori senza passare per terze applicazioni.

  • Prezzo

Google Home è presente sul mercato con due soluzioni: il dispositivo Home classico, il cui costo è circa di 150 euro, e una soluzione più economica e meno particolareggiata, Google Home Mini, acquistabile ad un prezzo di circa 50 euro. Amazon offre un’esperienza d’acquisto decisamente più diversificata e competitiva con ben quattro dispositivi diversi: Echo Dot, versione minimal del software, il cui prezzo è simile a quello di Google Home Mini; la versione Echo classica al costo di circa 100 euro; Echo Plus, dispositivo particolarmente preposto per la domotica, presente sul mercato al prezzo di circa 150 euro; ed infine Echo Spot, speaker intelligente e completo dotato di un display per videochiamare ad un prezzo di circa 120 euro.

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